Per tanti anni il suo negozio di
generi alimentari fu all'angolo di via Antonio Cecchi con via Mario Paterni,
"tel cason de Cecchi". Vi si entrava scendendo un basso gradino
in mattoni. La stanza era ampia, c'era ogni ben di Dio e l'occhio vagava nella
speranza di una nuova scoperta.
La Netta (Anna Trebbi), dietro il bancone, sulla pedana fatta di lunghe assi
d'abete, sotto le quali aveva stabilito il suo quartier generale una fauna
assortita, consigliava, pesava, confezionava, faceva il conto e...segnava.
Un quaderno fitto di nomi e cifre era sempre a portata di mano.
Non erano molti quelli che pagavano in contanti, i clienti buoni; tanti erano
gli altri ma...erano vicini di casa, amici, parenti stretti o alla lontana,
persone conosciute di cui era nota la situazione finanziaria che, come el
casant di Pasqualon avrebbe potuto dire:
Da lei non si entrava solo per fare la spesa, ricordi, curiosità, aneddoti,
e, perchè no, pettegolezzi, erano merce in vendita al pari del pane
o del prosciutto.
Conosceva tutti, e a tutti sapeva rivolgere una frase appropriata e un sorriso.